Il Pinot Bianco sta vivendo in questo inizio di secolo una seconda gioventù dopo essere stato a lungo messo da parte, quanto meno a livello di trend, oscurato in parte da altre varietà a bacca bianca come il Sauvignon o lo Chardonnay o, addirittura, appartenenti alla sua stessa famiglia come il Pinot Grigio.
Si tratta invece di un vitigno di tutto rispetto che, se ben allevato ed interpretato in cantina può donare risultati elevati che altri non possono raggiungere.
Qui lo troviamo nella versione frizzante, ottenuta mediante una lenta rifermentazione in autoclave, grazie alle basse temperature di fermentazione, permettendo un contatto lungo e continuo coi lieviti che donano non solo quelle piacevolissime note biscottate o di crosta di pane appena cotto ma anche quella pienezza e quasi dolcezza al palato.
Bianco tipicamente primaveril-estivo va servito freddo, poco sopra i 6° C