Chi non ha mai sentito parlare del Brunello, re, insieme al Barolo, dei vini rossi italiani?
In questi ultimi anni si è trasmessa la sua reputazione in tutto il mondo, tanto che ora è difficile trovare delle bottiglie e, nel caso si riesca, solo a costi elevati.
Il vigneto è molto piccolo, 2.000 ettari, e la produzione media annua è intorno ai 7 milioni di bottiglie, che però sono troppo poche per il fabbisogno mondiale degli amanti di questo vino.
Per legge questo vino deve essere messo in commercio almeno quattro anni dopo la vendemmia, due dei quali in botti di legno. È un rosso pieno, complesso, molto strutturato, che deve essere aperto tre - quattro ore prima di un’importante cena e decantato in una caraffa per ricongiungersi con l’aria e l’ossigeno. Se ben conservato, alcuni anni in bottiglia potrebbero solo migliorarlo. Servire tra 18° e 20° C. Importante è, visto il lungo tempo trascorso in buie cantine, che la stappatura avvenga con buon anticipo rispetto al servizio, quantomeno un paio d’ore prima.